Imposte e Successione

Le imposte da versare in caso di Dichiarazione di Successione. In fase di Dichiarazione di Successione sono dovute delle imposte. Tali imposte saranno da versare direttamente dagli eredi all’erario (Agenzia delle Entrate).

E’ importante premettere che in tema di imposte legate alla Successione ci sarebbe molto da dire, in questo articolo cercheremo di soffermarci su alcuni concetti chiave.

Ebbene si, anche in fase di Dichiarazione di Successione sono dovute delle imposte. Tali imposte saranno da versare direttamente dagli eredi all’erario (Agenzia delle Entrate).

Con le ultime novità introdotte è possibile richiedere, oltre al consueto pagamento tramite F24, l’addebito diretto di quanto dovuto direttamente su di un IBAN indicato in fase di presentazione della Dichiarazione di Successione.

Le imposte sono chiaramente proporzionate al valore dell’asse ereditario e sono calcolate sul valore ricavato tra la somma delle attività (conti correnti, immobili, ecc) e delle passività (debiti e spese deducibili) del De Cuius.

Quindi dopo aver ricavato il valore dell’asse ereditario si applicano, a seconda delle casistiche, determinate aliquote e franchigie (stabilite dall’Art.2, comma 48 del D.L. n.262 del 2006), più precisamente:

• 4%, per i trasferimenti effettuati in favore del coniuge o di parenti in linea retta (ascendenti e discendenti) da applicare sul valore complessivo netto, eccedente per ciascun beneficiario, la quota di 1 milione di euro;
• 6%, per i trasferimenti in favore di fratelli o sorelle da applicare sul valore complessivo netto, eccedente per ciascun beneficiario, 100.000 euro;
• 6%, per i trasferimenti in favore di altri parenti fino al quarto grado, degli affini in linea collaterale fino al terzo grado, da applicare sul valore complessivo netto trasferito, senza applicazione di alcuna franchigia;
• 8%, per i trasferimenti in favore di tutti gli altri soggetti da applicare sul valore complessivo netto trasferito, senza applicazione di alcuna franchigia.

Oltre alle franchigie di 100.000 euro e di 1 milione di euro, vi è una ulteriore franchigia, pari ad 1,5 milioni di euro, per i trasferimenti effettuati in favore di soggetti portatori di handicap, riconosciuto grave ai sensi della legge n. 104 del 1992.

Ci sono tuttavia dei beni esenti dall’imposta di Successione, si tratta di:

• Titoli di stato italiani e di altri paesi Ue;
• Aziende, rami di azienda o quote di controllo in società di capitali (se i parenti in linea retta o il coniuge proseguono nell’esercizio dell’attività per un periodo di almeno cinque anni dalla data del trasferimento);
• TFR e le prestazioni erogate dai fondi di previdenza complementare;
• Veicoli iscritti nel Pubblico Registro Automobilistico;
• Polizze vita.

E’ importante infine precisare che in caso di tardiva presentazione della Successione (ovvero oltre l’anno di tempo a partire dalla data di morte) o in caso di tardivo pagamento delle imposte, saranno applicate delle ulteriori imposte proporzionali ai giorni di ritardo trascorsi;